Per Joseph Ratzinger e per Jean Daniélou, l’evento unico, irripetibile ed eternamente presente della morte-risurrezione di Gesù Cristo costituisce la luce che illumina il significato del tempo e della storia, rivelando il cuore del Dio Uno e Trino. Da questo punto sorgivo, entrambi hanno cercato una sintesi tra pensiero, liturgia e vita spirituale. In vari modi e in diversi ambiti, il loro pensiero ha interagito con i nuclei centrali del pensiero del secolo XX, specialmente nella ricerca di una sintesi teoretica capace di abbracciare insieme essere e tempo. Purezza di cuore, si direbbe quasi spirito fanciullesco; esperienza della croce e della risurrezione; interesse per la storia come parte fondamentale del metodo teologico; attenzione al cristianesimo dei primi secoli per cercare luci da offrire al mondo contemporaneo: sono alcune delle caratteristiche che accomunano Joseph Ratzinger e Jean Daniélou. Nella prima parte del presente volume si esplorano le convergenze e divergenze del loro pensiero circa la storia e la verità, l’essere e il tempo. Nella seconda parte si sviluppano le conseguenze di queste posizioni nella comprensione delle religioni, nella liturgia, e nella missione della Chiesa.
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Cooperari sequitur co-esse
En su Curso de psicología general (L.P. XXI), Leonardo Polo dice: "Si de algo nos ocupamos los filósofos es de lo que se podría llamar lo obvio: y si algún interés, o alguna importancia, puede tener la actuación de un filósofo para las personas que no...