Questo manuale è strutturato come un corso basilare di Teologia Morale ed è rivolto, essenzialmente, a studenti del primo ciclo delle facoltà teologiche. Si tratta di un’esposizione della prima parte della Teologia Morale Speciale, anche detta Morale Teologale, che si occupa dello studio dei compiti morali dell’uomo che sono manifestazione della virtù della religione e delle virtù teologali, Fede, Speranza e Carità.
Nel testo si è cercato di favorire la chiarezza e la completezza nell’esporre lo schema fondamentale della Morale Teologale, evitando approfondimenti senz’altro necessari alla scienza teologica, ma forse eccessivi per chi approccia per la prima volta questi studi. Siamo quindi di fronte a un trattato classico in tutto e per tutto, aggiornato con un maggiore ricorso al dato biblico e al Magistero contemporaneo.
L’unica novità riguarda la trattazione iniziale della virtù della religione che i manuali scolastici, come anche la Summa Theologiae, collocano sempre dopo le virtù teologali, in quanto la considerano già come virtù morale infusa, informata dalla carità. Quest’alterazione dell’ordine abituale ha la sua ragion d’essere nel tentativo di adeguare il manuale alle richieste del mondo odierno, in cui il bisogno, forse inconsapevole, di un pensiero religioso è molto forte, mentre mancano risorse per aprirsi al Dio della Fede
José María Galván è attualmente Professore di Teologia Morale presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare. L’ambito dei suoi articoli teologici pubblicati riguardano la teologia trinitaria, gli attributi divini, il rapporto tra arte e teologia, la tecnoetica. Dal 2000 collabora con diversi enti internazionali sui temi legati alle implicazioni etiche e antropologiche della ricerca sulla robotica e sulla tecnologia in generale.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: La giustificazione in Cristo (1997), Elementi di antropologia teologica (2002), Cristo nel cammino storico dell’uomo (2002), Verso Dio nel cinema. Viaggio in dieci tappe (2012).