Il presente volume costituisce il tentativo di offrire al lettore un percorso di lettura di alcuni testi legati alla preghiera – cultuale e non cultuale – dell’Antico Testamento. L’intenzione non è quella né di essere esaustivi quanto a materiale chiamato in causa né di affrontare tutte le questioni considerate dalla ricerca su questo argomento. Al contrario, l’orizzonte da cui è nato questa piccola ricognizione è soprattutto – ma non solo – la ben nota riserva che il lettore cristiano prova di fronte ad alcuni “passaggi ostici” dell’Antico Testamento stesso, gruppo nel quale i testi cultuali occupano una posizione di rilievo. Cosa hanno da dire, infatti, le minute prescrizioni del Levitico (un vero e proprio “manuale di macelleria sacra”) ai cristiani? Come conciliare certi passaggi, pesantemente influenzati da una mentalità “sacrale” e, perciò, “discriminatoria” con l’universalismo dell’etica neotestamentaria? È possibile leggere con frutto questo genere di letteratura che, in ogni caso, il cristiano considera ispirata e parte della propria “Bibbia”? La speranza di queste pagine è, quindi, quella di offrire uno sguardo rinnovato a questo genere di testi e un rinnovato apprezzamento del loro valore per una lettura cristiana integrale delle Scritture.
Marco Pavan (1975), monaco, vive in un eremo nella Diocesi di Fiesole. Attualmente insegna Antico Testamento presso la Pontificia Università “S. Tommaso” di Roma e presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. Tra le sue pubblicazioni: “He Remembered that They Were But Flesh, A Breath that Passes and Does Not Return” (Ps 78,39). The Theme of Memory and Forgetting in the Third Book of the Psalter, (Frankfurt a.M. 2014); The Formation of the Hebrew Psalter. The Book of Psalms Between Ancient Versions, Material Transmission and Canonical Exegesis (Tübingen 2021, in collaborazione con G. Barbiero e J. Schnocks).