L’adorazione del SS.mo Sacramento è un atto cultuale che ha primariamente una dimensione spirituale, come pure morale, liturgica, devozionale ed ecclesiale. Il dubbio di fondo a cui si vuol dare risposta in questo lavoro di ricerca riguarda l’esistenza anche di una dimensione giuridica nell’adorazione eucaristica, con tutto ciò che questo comporta.
Le piste di approfondimento sono sostanzialmente tre. La prima consiste nel ricercare tra le pieghe della storia e tra le pagine dei documenti ufficiali della Chiesa l’apparizione, l’evoluzione, l’approvazione, l’organizzazione, la legislazione e la valorizzazione dell’adorazione eucaristica nel corso dei secoli. La seconda riguarda la ricerca, l’attestazione e la declinazione della sua dimensione di giustizia. La terza concerne l’individuazione di soluzioni concrete alle principali questioni riguardanti situazioni di doverosità in giustizia.
La ricostruzione storica fatta nel primo capitolo giunge fino agli albori del secolo scorso, a partire dai quali diventa più specifica e puntuale l’analisi legislativa e documentale. Il diritto, specie in chiave realista, è legato alla vita. In questo senso l’osservazione e la valutazione del dato storico non ha un mero valore introduttivo, piuttosto risulta funzionale all’intento principale del lavoro.
L’inizio del secolo scorso è segnato dall’avvento della codificazione nella Chiesa. Nel secondo capitolo, oltre allo studio dei canoni del Codice piano-benedettino, viene compiuta una dettagliata analisi delle fonti normative che consentirà, tra l’altro, una minuziosa ricostruzione del percorso disciplinare che il culto di adorazione ha vissuto negli ultimi secoli. Successivamente viene esaminata la maturazione dottrinale che a partire dal movimento liturgico troverà compimento nei documenti del Concilio Vaticano II.
Nel terzo capitolo si analizza, a partire dalle fonti, l’evoluzione del culto del mistero eucaristico negli anni del rinnovamento liturgico, fino alla pubblicazione del nuovo Rituale De sacra communione et de cultu mysterii eucharistici extra Missam. Ciò consente di comprendere il nuovo assetto liturgico-sacramentale dell’adorazione eucaristica avvenuto a seguito della riforma liturgica, ovvero come la Chiesa abbia inteso e configurato l’adorazione eucaristica, quale ruolo le ha riconosciuto nella vita dei fedeli, come ha gestito le varie sfide in ordine alla tutela e valorizzazione del bene eucaristico, a quali figure ha affidato la celebrazione e la regolazione del culto. Ad ogni modo, è il nuovo Codice di diritto canonico a definire la situazione legislativa attualmente vigente in materia, ragion per cui è fatto oggetto di studio accurato nel capitolo quarto, unitamente ai principali documenti magisteriali e disciplinari prodotti fino ad oggi.
A partire da un’adeguata conoscenza storica, legislativa e magisteriale è possibile apprezzare, delimitare ed indagare il fenomeno nel presente, per una ricostruzione sistematica del piano strettamente giuridico. È quanto viene fatto nel quinto capitolo, ricercando e dimostrando in maniera organica la sussistenza e la configurazione della dimensione giuridica dell’adorazione eucaristica. Ecco, quindi, che il lavoro di ricerca, dopo una parte storico-documentale e una teorico-fondamentale, assume nell’ultimo capitolo una piega più pratico-prudenziale, volto alla ricerca di soluzioni giuste ed eque alle principali questioni giuridiche riguardanti l’adorazione eucaristica.
Pierpaolo Cilla è nato nel 1975. Ordinato sacerdote nel 2001, è incardinato nell’arcidiocesi di Acerenza (PZ). Dopo il diploma liceale e quello in pianoforte, ha conseguito i baccalaureati in Teologia e in Scienze dell’Educazione. Ha poi conseguito le licenze in Psicologia presso la Pontificia Università Salesiana in Roma e in Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma, dove con questa tesi ha ottenuto anche il dottorato in Iure Canonico. Si è anche diplomato in diverse discipline presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum in Roma e lo Studium della Congregazione delle Cause dei Santi. È stato parroco, formatore in Seminario Maggiore, docente di Pedagogia generale, Psicologia generale, Psicologia dell’interazione, Didattica per la scuola. Attualmente è docente assistente di Diritto Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma, giudice presso il Tribunale interdiocesano di Basilicata, direttore dell’ufficio diocesano per le cause dei santi, delegato episcopale per inchieste diocesane, postulatore di cause dei santi, esorcista, predicatore e psicologo.