La convinzione che tutti gli uomini nascano liberi e uguali per dignità appare nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948, ed è stata da allora accolta in numerose costituzioni e trattati internazionali. Il concetto di dignità umana ha la funzione di una formula inclusiva, che coinvolge tutti gli uomini ponendoli sullo stesso piano e crea una simmetria tra lo Stato e l’individuo inteso come persona.
Questa idea di dignità dell’uomo, pur avendo radici precristiane ed extracristiane, si deve in primo luogo al cristianesimo. Il libro intende prendere in esame il contributo specificamente cristiano all’idea moderna di dignità dell’uomo nello Stato secolare, analizzando il sacro deposito della rivelazione di cui si nutre la fede: la Bibbia e i testimoni privilegiati della Tradizione, i Padri della Chiesa.
Martin Schlag è nato nel 1964 a New York. Ha studiato diritto a Vienna e teologia a Roma.È stato assistente alla cattedra di diritto romano e di diritto costituzionale austriaco presso le Università di Vienna e Innsbruck.
Nel 1996 è stato ordinato sacerdote della Prelatura della Santa Croce e Opus Dei. Nel 2006 è stato nominato Cappellano di Sua Santità e nel 2012 Consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace. Attualmente insegna teologia morale sociale presso la Pontificia Università della Santa Croce ed è Direttore di MCE Research Center. Oltre a numerosi articoli e collaborazioni in opere collettive, tra le sue pubblicazioni: Das moralische Gesetz in Evangelium Vitae (2000) e Maria, die Mutter des Erlösers. Novene zur Unbefleckten (2005).