«Ad un primo sguardo, parrebbero non rinvenirsi novità significative o particolari degni di nota circa il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in seguito alla promulgazione della costituzione apostolica Praedicate Evangelium. Tuttavia, proprio nell’analisi attenta delle competenze attuali di questo Organismo di giustizia emergono profili interessanti che apportano qualche modifica, oppure che aprono la strada ad ulteriori approfondimenti o specificazioni, o – ancora – si evincono questioni che necessitano, de iure condendo, di miglioramenti o di decisioni chiarificatrici o definitive da parte del Supremo Legislatore. Il nucleo basilare e fondante di tutto il ragionamento è che anche nella Chiesa – anzi, soprattutto nella Chiesa deve risplendere agli occhi del mondo quale speculum iustitiae – deve rispettarsi la giustizia» (dalla Presentazione di Juan Ignacio Arrieta).
«Il presente saggio, che sicuramente offre stimolanti riflessioni circa la nuova legge della Curia Romana, entra in dialogo con gli scritti sull’argomento di altri autori che, sui cambiamenti operati dalla Praedicate Evangelium, hanno già fornito i loro commenti; in più, suggerisce risposte alle questioni che possono essere sollevate nell’ambito delle competenze contenzioso-amministrative e amministrative del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica» (dalla Prefazione di Javier Canosa).
Giovanni Parise, chiamato talora a svolgere la funzione di Promotore di Giustizia deputato presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, è docente di Diritto Canonico, ministro nel Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Ventimiglia-Sanremo e segretario accademico dello Studio Teologico “Pio XI” di Sanremo. Nei suoi studi si occupa di tematiche ecclesiali riguardanti la teologia, la liturgia, la spiritualità, l’agiografia ed il Concilio Vaticano II ed è autore di opere a carattere teologico e canonistico, pubblicando sulle principali riviste scientifiche di settore. È membro dell’Associazione Canonistica Italiana, del Gruppo italiano Docenti di Diritto Canonico e della Consociatio internationalis studio Iuris Canonici promovendo. Nel 2018-2019 ha vinto la seconda edizione del premio internazionale “Mons. Arcangelo Ranaudo” istituito presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.