Da Ulisse a Don Chisciotte e fino a Frodo Baggins, la letteratura è piena di figure che sono in un senso o nell’altro in cammino verso casa. In qualunque modo ha inizio il viaggio: in esilio, nel bel mezzo di un’avventura o nel mondo impersonale della vita pubblica, l’ultima destinazione è sempre la “casa”, luogo spirituale o fisico dove nessuno è mai straniero, luogo dove una persona trova legami che durano sempre, e dove scopre la sua vera identità e le proprie radici. Sia nella Bibbia che nella letteratura universale la “destinazione domestica” dell’uomo è spesso ricca di significato religioso, ed è sorgente di affetti e sentimenti come la sicurezza, la letizia, l’alienazione, la nostalgia. La casa riscoperta, luogo che mai muta e allo stesso tempo mai uguale, diventa il punto ideale dal quale partire per riflettere sulla storia della propria vita e sul posto che ognuno occupa nel mondo.

Liber Orationum Psalmographus
Attraverso le ore dell’Ufficio divino, il gemito del Figlio sulla Croce risuona nella voce del suo Corpo, l’assemblea orante, innalzando all’unisono un cantico di ringraziamento e di glorificazione del Padre. La effimera parola umana si trasforma, così, in perenne...