Frutto di una ricerca condotta su testi conciliari e fonti letterarie del tempo, questo libro presenta per la prima volta un quadro completo della vita sinodale in Italia tra i pontificati di Onorio II – primo pontefice a reggere la Chiesa subito dopo il Concordato di Worms e il I Concilio Lateranense – fino al termine del pontificato di Eugenio III, considerato l’ultimo dei “papi riformatori”. Dalla conclusione del Concilio Vaticano II, il tema della sinodalità nella Chiesa è diventato oggetto privilegiato di studio e di dibattito da parte di numerosi ricercatori: i concili, infatti, furono da sempre considerati forma preferita di governo collegiale, dove si risolsero questioni a carattere dottrinale e disciplinare, al fine di stabilire regole per la vita ecclesiastica. Se l’attenzione degli storici e dei teologi spesso si è focalizzata sui concili ecumenici, che sicuramente rivestono un ruolo di primo piano per lo sviluppo del dogma e della vita ecclesiale, poco si è scritto sulla restante attività sinodale, sempre presente nella storia della Chiesa. L’autore, nonostante si concentri su un periodo breve, ma particolarmente ricco di avvenimenti, ricostruisce lo svolgimento dei sinodi papali e provinciali tenutisi nella penisola italiana: i temi trattati, le dissidie risolte, le questioni a carattere sociale vengono così alla luce, mostrando come in quegli anni la Chiesa abbia vissuto la “sinodalità”. Attraverso il prisma dell’attività sinodale, emerge anche un affresco sulla storia della Chiesa in Italia nel periodo oggetto di studio e un contributo prezioso per comprendere l’ecclesiologia del XII secolo.
Filippo Forlani, nato a Ferrara nel 1981, dopo la laurea in economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, studia a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croce ottenendo la licenza in teologia, specializzazione in storia della Chiesa, e, successivamente, il dottorato di ricerca, in cui approfondisce l’attività sinodale in Italia nel XII secolo. Contestualmente pubblica due articoli sull’esegesi tipologica dei padri della Chiesa, nonché la trascrizione e la ripresentazione in italiano corrente del Codice Lauri, apografo leonardesco del Trattato della pittura (Edizioni LSWR). Attualmente è docente di Storia della Chiesa Medievale e di Agiografia presso la Pontificia Università della Santa Croce.