Il pensiero postmoderno ha ridestato l’attenzione verso l’esperienza della finitezza, così pressante nel secolo scorso e negli inizi del nuovo. L’uomo si confronta quotidianamente con la finitudine dell’esistenza con un’intensità che, quando diventa consapevole, conduce a formulare domande radicali. Ogni uomo è costretto chiedersi come assimilare sul piano dell’esistenza l’indigenza e la fragilità del proprio essere, chiamando in causa il pensiero teoretico. Il presente saggio consiste in un invito a ripensare la finitezza dell’esistenza tramite il dialogo con pensatori che hanno segnato la nostra cultura proprio per la loro sensibilità e attenzione verso tale problematica. Il confronto con Nietzsche, con Heidegger, con Kierkegaard indirizza lo sguardo verso la religione, quale istanza definitiva per affrontare la nostra finitudine.
LUIS ROMERA è professore ordinario di Metafisica presso la Pontificia Università della Santa Croce (Roma). Tra I suoi scritti ricordiamo: “Introduzione alla domanda metafisica” (Roma 2003); “Dalla differenza alla trascendenza in Tommaso d’Aquino e Heidegger” (Genova-Milano 2006), “Finitudine e trascendenza. L’esistenza umana dinanzi alla religione” (Roma 2006), “L’uomo e il mistero di Dio (Roma 2008) e “Itinerarios de metafísica” (Roma 2015). Inoltre, ha curato i volumi “Dio e il senso dell’esistenza umana” (Roma 1999) e “Ripensare la metafisica” (Roma 2005).